AI non salverà gli incapaci

L’anno scorso ero in Vietnam.

Cammini per strada e vedi un tizio che salda un telaio di motorino a mano nuda, mentre accanto a lui uno ripara un telefonion con un cacciavite ricavato da una lattina. Nessuna posa, nessun post, nessun pitch. Solo gente che sa fare.

Poi torno in Europa e mi accolgono con:

“Hai visto il nuovo sistema di knowledge-sharing crossfunzionale in Notion?”

Dio porco, non riesci nemmeno a fare un backup.

Abbiamo normalizzato l’idea che lavorare sia partecipare a meeting.

Che “produrre valore” significhi scrivere su Slack.

Ma quando si rompe qualcosa per davvero, l’unica skill che conta è sapere dove mettere le mani. Non "essere aligned".

E adesso c’è pure l’AI.

Un altro strumento pazzesco. Una leva immensa.

Eppure, in mano a chi non sa fare un cazzo, riesce a produrre comunque la stessa identica merda.

Solo più veloce.

Il problema non è l’AI.

È che non puoi automatizzare la competenza.

Puoi solo amplificare la mediocrità o la bravura.

Indovina cosa sta succedendo.